Fascitelli e Avanguardia Ordinovista: il neofascismo è pericoloso..

La mia paura nasce dalla certezza che di questo passo il futuro riserverà solo altro odio, che porterà all’esplodere dell’ennesima stagione di terrore

Disclaimer: Quanto segue è una mia personale visione, mi auguro non risulti comunque troppo viziata dal mio pregiudizio personale. Per quanto cerchi di essere distaccata e oggettiva, nell’argomento che tratterò è presente tutta una componente di intima contrapposizione che inevitabilmente fa trasparire un mio giudizio di valore.

 

Perché il fascismo (mi) fa ancora paura

Risale a qualche giorno fa la notizia dell’arresto di 14 persone, e dell’avvio delle indagini su 44 in totale, tutte imputate di aver preso parte all’organizzazione della cellula terroristica neofascista denominata “Avanguardia Ordinovista” (nome chiaramente derivante dalla storica “Ordine Nuovo”). Gli indagati avrebbero tutti contribuito alla creazione di un piano che prevedeva la messa in atto di una serie di attentati ai danni di politicisenza scorta” (come dichiarato in una telefonata da uno dei leader del gruppo, Stefano Manni, ex carabiniere 41enne), prefetture, uffici, questure, ma soprattutto, come evidenziato dalle intercettazioni, volte a colpire semplici cittadini, senza alcuna carica ufficiale.

Il gruppo svolgeva da tempo attività di propaganda sui social network, Facebook in particolare, e gestiva anche un blog di “aiuto” e sostegno su tematiche care ai suoi adepti. Le forze dell’ordine hanno deciso di intervenire quando, oltre ai post razzisti e di indubbia apologia fascista (cosa che ricordiamo essere ancora un reato, nel nostro paese), gli Ordinovisti sono passati alla ricerca di armi per mettere in pratica i loro obbiettivi.

Le telefonate fra i membri risultano così goffe da apparire goliardiche, per non dire ridicole, e la cultura media degli aderenti non sfiora neanche il raggiungimento della 5 elementare. In un articolo Leonardo Bianchi riporta sia le intercettazioni esilaranti che un suo ironico ed intelligente punto di vista sulla questione, arrivando ragionevolmente a deridere questo branco di teste rasate con l’AK 47 e la faccia di Mussolini tatuata sull’avambraccio. Ve ne consiglio la lettura, è davvero ben scritto e ricercato. È da questo che vorrei partire con la mia personale dissertazione sull’argomento: ovvero perché questa marmaglia crea in me molto più terrore dell’eventuale scoperta di un consesso di dotti pensatori neofascisti.

Le ideologia fasciste vanno a sempre a braccetto con l’ignoranza, questo è un dato di fatto: non perché non esistano filosofi o personaggi di spicco nella cultura nazionalista (quest’ultima frase è stata inserita solo ed esclusivamente per rendere meno fazioso il mio articolo), anzi, ma sono pochi, e relegati alla figura di vati luminari da citare a pappagallo come esempio da seguire, piuttosto che membri attivi e social-politicamente impegnati. In parole povere, quei pochi letterati fascisti ancora in vita si limitano a defecare sporadicamente su un foglio le proprie idee, e a propinarle a una massa che le segue ciecamente, piuttosto che instaurare con essi e con le fazioni opposte un dialogo costruttivo. Chiaramente è una caratteristica comune a tutti gli estremismi, come anche l’assoluta certezza di possedere l’unica verità. Ma il problema principale che riveste le ideologie neofasciste, quello che le rende davvero pericolose, è il loro totale odio di fondo.

Il fascismo, il nazionalismo, il neofascismo, si basano principalmente sull’odio del diverso: noi siamo meglio di voi. Per una mente ingenua e ignorante come quella della maggior parte della carne da macello di “Casa Pound“, questo ideale è abbastanza semplice da poter essere seguito, fornisce soddisfazioni pratiche e reali (pensa che bello, basta uscire e ammazzare di botte una coppia di froci, e vedi quanto onore, una volta rientrato in sede!). È molto semplice conquistare in questa maniera un consenso sempre più grande, in una società come la nostra dove i valori individuali vengono dettati dalla massa, dove le passioni sane e reali (la qualunque, che sia fare calligrafia o annaffiare i bouganville) sono sempre più ristrette a piccoli gruppi di persone, e dove la maggior parte dei cittadini ha come unico obbiettivo di vita il solo benessere economico.

La cultura non è più vista come un valore, o meglio: lo è ancora, ma da un schiera di persone che la usano più come spocchioso motivo di vanto che di diffusione del pensiero. La scarsa cultura, il razzismo dilagante, gli esempi politici e sociali convergono tutti nel calderone della creazione di questa ondata di picchiatori di bassa lega, che mietono vittime costantemente. Io stessa ho avuto, per vie traverse, la sfortunata possibilità di imbattermi una vicenda simile, e non vivo certo in una zona che possa essere considerata pericolosa: 2 (o 3) ignoti hanno qualche mese fa fermato un uomo (che esprimeva idee politiche antifasciste in maniera decisamente radicale, senza però mai cadere nella violenza) che rincasava in bicicletta, e l’hanno massacrato di botte, causandogli cecità permanente da un occhio e varie gravissime lesioni, oltre che la perdita di ogni memoria riguardante l’accaduto. L’accusa nei loro confronti è di tentato omicidio. E questa è solo una storiella di paese, di quelle che non sono neanche mai assorte agli onori della cronaca nazionale. Questi bastardi resteranno impuniti, e insieme a loro chissà quanti altri di cui né io né voi sentiremo mai parlare.

 

Il problema però non sta solo nella parte attiva del movimento: il vero problema sta in chi, sui Social ma anche in piazza, aderisce più o meno platealmente a questo sentimento di odio e disprezzo nei confronti dell’altro. Dalle “signore” che su Facebook incitano allo stupro della Kyenge o della Meloni (nell’articolo di Bianchi citato pocanzi troverete stralci anche di questi commenti) a quelli che condividono foto del duce o battute a sfondo omofobo o razzista, dalle “Sentinelle in piedi”, abominio che mai in un paese civile avrebbe dovuto avere luogo, agli sproloqui di pseudo giornalisti ed intellettualoidi condivisi e ricondivisi sul web, si evince come la popolazione italiana stia pericolosamente virando in questa direzione.

Anche quando mi relaziono con persone che considero amiche, e nei confronti delle quali nutro quindi rispetto e stima, mi rendo conto di quanto radicati siano ormai certi concetti, propinati da anni da media e disinformazione di massa: gli immigrati che rubano il lavoro, i campi rom da sgomberare, la difesa del popolo italiano (???), “in certe zone di (Milano) non sembra neanche di essere in Italia…”, e simili altre banalità, quante volte le abbiamo sentite? Quante persone, anche non necessariamente correlate a un ambiente neofascista, pensano davvero che il loro problema venga dall’esterno? Quanto sfogano su terzi le proprie frustrazioni, accusando l’altro laddove il problema è semplicemente l’aver una vita vuota e priva di stimoli ed interessi?

Ecco, questo è il motivo per cui a me il fascismo fa ancora paura: perché è subdolo, si potrebbe insinuare nel cervello di chiunque, si ciba di ignoranza e defeca odio, generando mostri che si potrebbero nascondere dietro a qualsiasi faccia. Il fascismo è morto, ma fa ancora troppi proseliti, e il mio timore è che col tempo la situazione andrà solo peggiorando… se chi è cosciente non interviene per bloccarla sul nascere. Se solo ci si ricordasse che l’esser nati in un determinato contesto non è un motivo d’orgoglio, ma solo una casualità, se solo ci si provasse a concentrare sul miglioramento della propria persona, anziché sull’annientamento di quella altrui… ma, forse, sono concetti troppo complessi da spiegare ad un individuo che ancora come argomentazione della bontà di Mussolini ti parla della bonifica dell’Agro Pontino.

 

In definitiva, la mia paura nasce dalla certezza che, proseguendo su questo percorso, il futuro riserverà solo altro odio, che andrà creandone altro, in un perpetuo ciclo che prima o poi porterà indiscutibilmente all’esplodere dell’ennesima stagione di terrore.

Cherry Kush

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11 Comments

  • La mia impressione è che sia tutta una montatura come lo sarà quella degli attentati dei no tav, dividi et impera …..

  • sinceramente ho frequentato tutti. dal Leoncavallo agli Skin Head.
    perché volevo capire questi personaggi.
    e dalla mia esperienza personale, gli accomuna la scatola cranica vuota.
    questi che sono stati arrestati, non sono altro che un branco di poveri imbecilli. e le armi che avevano acquistato, ( oltre al rischio che gli sarebbero potute scoppiare in faccia perché di indubbia provenienza),
    inneggiavano agli atti terroristici della stazione di Bologna e dell’Italicus. a parte essere stati dei vili attentati in cui sono morte persone innocenti, se avessero studiato un pochino di storia, questi caproni avrebbero capito che furono organizzati e realizzati da Servizi Segreti USA che agivano sul nostro territorio. ma e fiato sprecato parlare con ominidi che sono sprovvisti del pollice opponibile! 

    • Anche io ho frequentato sia la sinistra che la destra, è tutta spazzatura, enormemente manovrati, non c’é speranza se non nel diffondere il nostro verbo della consapevolezza, datemi retta …………

      • Concordo in pieno con te. Mi rendo sempre più conto di quanto seguire una bandiera, qualsiasi sia il suo colore, porta a una standardizzazione del pensiero e a una perdita della propria personalità. Che si parli di fascitelli, di poliziotti senza coscienza che manganellano i manifestanti, o di anarchici. Sembra quasi la normalità, ma i fatti recentemente accaduti dimostrano quanto comunque certi gruppi siano ancora potenzialmente pericolosi

    • Hai perfettamente ragione, sono degli idioti. Il problema è proprio questo, la loro stupidità. E’ impossibile avere un dialogo o cercare di far ragionare certi elementi, e da qui deriva la loro pericolosità. Convengo pienamente con te, tutti gli estremismi si assomigliano, l’unica differenza è che il neo fascismo, oltre che essere un contenitore per dementi, è un contenitore per dementi anticostituzionale. Ma del discusso articolo 4 non si ricorda mai nessuno…

  • Ringrazio tutti per i commenti, sono felice di poter condividere con voi i miei pensieri, e poterne anche discutere! E grazie a Uki per darmi la possibilità di farlo!

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