Spartito Gastronomico: Tuna Balls

Un ricettario di buon gusto con una sinfonia di accordi culinari, per uno stile CoUKIsound di piatti inediti!

La Rubrica vuole essere un mix di musica e cucina. Questa nasce dal voler accordare la musica alla buona cucina, suggerendo ai lettori dei succulenti brani, facili da ri-comporre e in grado di accontentare/conquistare/accostare l’orecchio e lo stomaco più raffinato. Canteremo di ricette e armonie di ingredienti, capaci di toccare le note di ogni palato. Cercando di raggiungere ogni volta una tonalità più alta

Ricette di fine estate ispirate da una serata particolare che vede l’unione di madre, figlia e rispettive amiche per un’aperitivo strepitoso, al centro del paese. Immerse in una suggestiva atmosfera, tra la bellezza del vecchio, di un trio che fa musica e di chi ci crede ancora.
E allora il giorno seguente, ispirata dalle tante gustose idee della strepitosa barista (nonché mia omonima) ecco nascere una nuova Very f(g)ood-melody!
Ovviamente capita che, il fine settimana la voglia e il tempo da investire in cucina sia pari a zero. Perché «non mi va… di cucinare…non mi va…»

Ed ecco che a voi ci pensiamo noi di ukizero.

In fondo tra le tante debolezze penso che, di certo, la cucina non è il mio tallone d’Achille… e allora inizio a buttar giù il mio pezzo, rubando le note ad Achille Lauro con la sua 1969. E canto: «A ma, prendi sta spesa, non fare l’offesa chissenefrega stasera sto qua, rimango a cena»..

…ma tranquilla cucino io! Ci arrangiamo una cosa al volo. Poche semplici note dal gusto incisivo. E state tranquilli per la linea e la salute, che non facciamo parte di quelli che Brunori Sas definisce come quelli che «parlano come mangiano e infatti mangiano molto male». Noi ci teniamo a voi e a noi.

Per comporre il nostro pezzo non occorre altro che: semplicità, ingegno, creatività e orecchio. “Lo stretto necessario”…

Perché senza il sound giusto in sottofondo, la riuscita del piatto non sarà garantita.

E allora iniziamo ad alzare il volume… del forno. Ready?

Featuring

Accendiamolo a 200 gradi e nel frattempo riuniamo i componenti della nostra band:
Frontman: scatoletta di tonno al naturale,
Seconda voce: ricotta (detta la 100 g),
Chitarra: zucchina grigliata (la q.b. per rendere accattivante il gruppo),
Basso: polvere di fette biscottate (n.4, da spolverare sia in basso che in alto),
Presentatrice: Miss rucola…

Soundtrack

Iniziamo a mixare in una ciotola il tonno con la ricotta, facendole amalgamare per bene, per poi aggiungere anche la zucchina grigliata e poi fatta a pezzetti.
Lasciamo riposare il tutto nel frigo per un’oretta.
Frulliamo le fette biscottate e cospargiamo un po’ della sua polvere in un piatto. Con l’aiuto di un cucchiaio, dopo aver prelevato dal frigo la nostra band, prendiamo piccole parti dal composto e con le mani creiamo delle palline. Appoggiamole nella polvere e cospargiamole sia sopra che tutt’intorno.
Una volta fatto, riponiamole sul loro white carpet (carta da forno) e diamo inizio al live, con durata di 20 brevi ma caldi minuti, nel forno a 200 gradi.
Una volta terminato il concerto, facciamo il cambio di abiti, esaltando la bellezza dei protagonisti su di un palco verde rucola.
Un ottimo assaggio di contorno da abbinare magari ad un’insalata che preferiamo «a Beethoven e Sinatra»..

Come altro descrivere le nostre tuna balls?
«Con quell’aria delicata…» adatte per una rimpatriata, magari presentandole come antipasto o aperitivo, «bevendo un Margarita», uno spritz o bicchiere di vino, sperando che la mamma, il compagno o l’amica non ci dica che la polpetta se l’é già finita!

Una volta assaggiate, sentirete un’eco nella testa che vi porterà a chiedere a chi ve l’ha preparata: «Fammi sognare ancora…».

E se volete condividere il sogno con il vostro partner, preparate queste delizie intonandogli il grande Battisti: «Amore mio hai già mangiato o no ho fame anch’io e non soltanto di te».

Curiosità sulla ricotta

La ricotta, un alimento dalla consistenza morbida e dal sapore delicato, è la più leggera dei latticini. Già conosciuta da Egiziani, Etruschi e Greci, il romano Marco Porzio Catone ne spiega il nome recoctus, che significa ri-cotto, con evidente riferimento alla tecnica di preparazione, basata sull’utilizzazione del siero acquoso residuo dalla preparazione dei formaggi, ottenuto principalmente dalla lavorazione del latte ovino.
Tra le sue caratteristiche principali troviamo: un basso contenuto di grassi, alto apporto di calcio e alta digeribilità.
La ricotta è considerata un’ottima fonte di proteine ad alto valore biologico, addirittura superiore a quelle derivanti dal formaggio e dalla carne. Ad eccezione di quella di bufala, fornisce un basso apporto calorico ed ha un buon potere saziante. Qualità che la rendono attraente ai palati di chi deve stare attento alla linea.
Non tutti sanno del suo utilizzo nell’ambito delle terapie.
La ricotta infatti viene applicata come impacco esterno, freddo o intiepidito, per la sua particolare azione lenitiva e decongestionante. La si può paragonare all’impacco di argilla. Ma l’azione della caseina è molto più profonda nel sottocutaneo ed ha anche una grande azione osmotica, per cui la ricotta è considerata universalmente un impacco decongestionante, ma anche reidratante, antispastico, mucolitico e calmante.
Valida alleata anche per riattivare in particolare la circolazione delle gambe e ridurre il senso di pesantezza. Basterà stemperare circa 200 grammi di ricotta con una quantità tale di acqua fino ad ottenere un impasto morbido. Stendere la crema ottenuta sulle gambe, e avvolgerle con un telo bagnato con acqua fresca. Si deve rimanere a riposo con le gambe alzate per almeno trenta minuti e poi sciacquare.
Benefica anche per la cura di tosse, faringiti, tonsilliti. Insomma un vero toccasana!
Meglio se proveniente da caseificio della propria zona e di provenienza bio.

Veronica Mochi

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