Larèt: il soul pop è chic! [Intervista]

In vista della finale di It'sUp2u, conosciamo meglio questo delizioso progetto musicale in bilico tra pop, elettronica e soul

Larèt ha girato per l’Europa cantando; cantando nei locali, nelle piazze, negli hotel ma soprattutto nelle strade. Poi, dopo essersi laureata in Recitazione, in un locale di Roma ha incontrato Daniele De Seta, con cui inizia una collaborazione in forma di parole e melodie, ricamate con l’aiuto di una chitarra. Nasce così il loro progetto musicale dalle contaminazioni Soul, Pop e R’N’B.
Il 15 giugno si esibirà a Roma, a Largo Venue, per concorrere all’evento finale di “It’s Up 2U“, dove potremmo gustarci il meglio della sua musica!

– Innanzitutto come ti presenteresti ad uno che non ti conosce? Raccontaci in breve la tua storia.

Raccontarsi in breve non è mai stato il mio forte! Mi prendono spesso in giro per il mio pochissimo senso della sintesi! È che sono innamorata delle parole, da sempre, perfino l’analisi grammaticale mi sembrava divertente da piccola! Una chiacchierona! Sarà per questo che mia madre a 4 anni mi regalò un microfono giocattolo, tutto di plastica. Amore a prima vista. Negli anni, ho solo sostituito il tipo di microfono, ma tra le mie mani uno ce ne è sempre!
Ci ho messo un po’ per trovare il coraggio di espormi e tirare fuori la mia musica. Il percorso di laurea in Recitazione e le esperienze da artista di strada sono state sicuramente decisive. A volte bisogna un po’ perdersi per trovarsi. Ecco: dopo tanti giri altrove, credo finalmente di essermi trovata un po’, almeno un pezzettino, nella musica.

Da cosa parti per scrivere un pezzo e come lo lavori?

Il processo di scrittura nel mio caso non è mai così metodico da poter essere replicato! A volte mi vengono parole in mente molto chiare, e riesco a capirle in musica solo dopo averle scritte. Altre volte una melodia forte mi accompagna per settimane. Ed intorno a quella costruisco tutto il resto.

Chi ti piace oggi nel panorama mondiale della musica?

Su Facebook alla voce “religione” ho scritto “Beyoncé”, ahahah! In generale, amo molto chi fa della voce uno strumento significativo. Al momento mi fa impazzire la produzione di Billie Eilish.

 

Cosa le ruberesti?

Le ruberei la ricerca dei suoni così accurata!

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Raccontaci la storia dei brani registrati ultimamente: genesi e sopratutto la svolta sonora decisa rispetto alla vostra storia.

Al momento del mio Ep in uscita a Ottobre ho pubblicato solo due singoli.
Il primo, Quello che volevo, è stato realizzato in collaborazione con Alberto Laruccia (La Scala Shepard). Nonostante il lavoro con Alberto fosse molto stimolante, ci siamo resi conto che le nostre direzioni musicali erano davvero molto diverse. E, con un po’ di dispiacere, ci siamo detti “arrivederci”, almeno per ora!
Il secondo singolo, “Dinosauro Chic”, uscito il 1 Giugno, è nato dall’esigenza di ottenere un suono minimal e pulito, completamente elettronico, che fosse di supporto alla linea della voce. Mi sono affidata per la produzione al team di RKH studio, a Torino. Good vibes, abbiamo deciso di proseguire il percorso e sviluppare insieme il resto dell’Ep. Dinosauro offre secondo me buoni indizi per la comprensione del tipo di progetto su cui sto lavorando.

A cosa volete arrivare con la vostra musica e di cosa pensate di aver bisogno per raggiungere quel traguardo?

Risponderò in modo forse banale, ma tanto vero e semplice: vorrei poter vivere solo di Musica. Mi piacerebbe suonare suonare, suonare il più possibile, ovunque. Ho anche tantissimi desideri un po’ più specifici, ma i desideri sono sempre segreti: come quando soffi sulle candeline della tua torta di compleanno!
Di cosa ho bisogno… di perseveranza e di raccogliere quante più esperienze possibili.

Tra un singolo che prende un disco di platino, e un concerto a San Siro cosa sceglieresti? Non puoi scegliere entrambi!

San Siro, senza ombra di dubbio. Il live è la dimensione che amo di più! Mamma mia, ho i brividi solo a pensarci!

Progetti per il futuro?

Intanto, terminare finalmente l’Ep in tempo per Ottobre. E poi…

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