Biologia sintetica: la minaccia di andare contro-natura!

Da qualche tempo ormai si svolge un concorso di biologia sintetica che ci sta portando sulla strada dell’eternità.. è davvero tutto oro quel che luccica?

Sappiamo che in quasi tutte le forme di vita esistono tre fasi: nascita, riproduzione e morte! Infatti, a meno che non ci si riproduca per scissione binaria, gli organismi fondono insieme i loro geni e le loro “esperienze” per generare variabilità: la prole non è mai identica ai genitori, le carte vengono rimescolate ad ogni generazione per rispondere alle continue variazioni ambientali. Se davvero saremo in grado a breve di estendere la vita in salute a qualche centinaio di anni, magari fino all’immortalità, in che modo si organizzerà la società? L’uomo è sempre più responsabile della cura dei propri malesseri, dell’ecologia e del futuro dell’intero pianeta… ma questa responsabilità spesso si traduce in un dominio psicomane sulla vita, il rischio è quello del solito “dio” sintetico che mira a soggiogare la Natura una volta per tutte.

 

 

L’essere umano nasce, cresce e muore.

La vita dell’uomo si sta però allungando sempre di più, così la morte, pur sempre presente, si sta allontanando. Dante, nel primo canto della prima cantica dell’ “Inferno“, diceva: «Nel mezzo del cammin di nostra vita / mi ritrovai per una selva oscura»… i miei ricordi scolastici mi riportano alla mente che Dante aveva a quel tempo 35 anni, e che quindi ai suoi tempi si viveva fino ai 70 anni. Ai nostri giorni invece la speranza di arrivare a 70 mostrandone 65 è salita di molto ed è quindi diventata una cosa molto probabile. È pur vero che più si va avanti con l’età più aumentano gli acciacchi, o comunque diminuisce la forza.

Ma allora non sarebbe bello restare giovani e in forze? Essere una specie di Highlander in pratica… Forse no, perché il pianeta non è predisposto a sfamare, contenere e sostenere un numero sempre maggiore di abitanti. Forse è per questo motivo che si registra un aumento dell’omosessualità: madre natura deve far fronte in qualche modo all’affollamento a cui il pianeta va incontro. Allora meglio essere dei vampiri! Vita eterna senza bisogno di mangiare! Ma forse no.. i vampiri hanno bisogno di sangue per tirare avanti. Se diventiamo tutti vampiri, il sangue dove lo vado a prendere?

 

Mentre ci scervelliamo per trovare la soluzione migliore, il M.I.T. di Boston, importante centro di ricerca, indice ogni anno un concorso che cerca di dare una risposta alla nostra impellente (ma è così?) richiesta di vita eterna, almeno sulla Terra.

Questo colosso della ricerca, a livello mondiale, sta lavorando per noi: chiama a partecipare scienziati da tutto il globo per giocare a “creiamo qualcosa”.. Ammazza che pretese! Il campo generale d’azione di questi scienziati è la biologia sintetica, che si occupa di biologia, ovviamente, rivolta a tutti i campi della vita, nel senso che è rivolta allo studio delle funzioni biologiche degli esseri viventi.

Da qui le creazioni di cellule, enzimi e batteri con delle funzioni biologiche nuove e innovative, il cui intensivo sviluppo potrebbe risolvere numerosi problemi a cui dobbiamo quotidianamente far fronte. Forse compresa anche la morte! Una via di mezzo tra “Evangelion” e “Dark Angel” insomma.. il primo un anime in cui un’organizzazione avente funzioni militari, lavorava sotto banco al progetto per il “perfezionamento dell’uomo”. Il secondo un telefilm, dalla durata di sole due stagioni mannaggia, in cui un’organizzazione militare (ma stanno sempre in mezzo queste organizzazioni militari?) lavorava segretamente per creare dei guerrieri dalle capacità straordinarie da usare nelle missioni speciali.

 

Da tutto questo risulta chiaro che la biologia sintetica non si occupa discoperta“, ma dicreazione“.

Una creazione che ci possa rendere tutto più facile, perfino la morte! Seppur la morte naturale non sarà sconfitta, creare la vita eterna magari ci vuole ancor un po’, probabilmente, poiché dopotutto l’essere umano non è fatto per vivere in eterno (infatti di Highlander ce n’era uno massimo due, e i vampiri non sono a tutti gli effetti esseri umani), rimane il fatto che la vita è sempre più semplice da studiare e tutti quegli acciacchi e inconvenienti dovuti all’età potrebbero in effetti esser battuti in qualche modo.. evvai! A sentirla così pare una cosa bella.. Ma ci chiediamo: se viviamo per parecchio tempo e il nostro pianeta terra ci deve sostenere, se siamo in troppi e non ce la fa più, come dicevo all’inizio, sarebbe veramente così bello vivere? Certo, che la tecnologia sia riuscita a sconfiggere, o ci provi con dei buoni risultati, delle malattie e che il progresso stesso ci ha portato dei vantaggi, vorrei sottolineare, è encomiabile… ma il limite di questo progresso dove sta? O meglio: esiste un limite?

L’evoluzione umana sta facendo il suo percorso, che ci piaccia o no, ci ha portato dall’essere delle scimmie a degli uomini senzienti, nella maggior parte dei casi almeno, e capaci di esprimersi a parole, anche se ci sono dei casi in cui francamente l’evoluzione pare che abbia clamorosamente toppato, se davvero continuiamo a pensare alla morte come ad un errore.

 

Certo la società affianca l’evoluzione che non regna più sovrana e non è più unico giudice delle nostre vite: l’evoluzione si èsocializzata” per dirla con Darwin e i suoi  interpreti. Ma la società non dovrebbe darci anche quegli strumenti per capire dove sta il limite e dove ci dobbiamo fermare? Ci vorrebbe una bella intervista: “Scusi, signora Evoluzione/Madre Natura, lei cosa ne pensa di tutto questo?

Roberta Morra

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