Ghiandola pineale: fenomenali poteri cosmici in un minuscolo spazio vitale..

Fin dall'antichità l'Epifisi era studiata come la sintesi tra anima e corpo dai poteri immensi. Qualcuno vuole disinnestarla a nostro scapito

C’è un incredibile potere nascosto in ognuno di noi. Lo sapevano anche le popolazioni più antiche, maestri di vita e attenti conoscitori dell’uomo. In origine era chiamata il “terzo occhio” e le venivano attribuiti poteri mistici: si tratta della cosiddetta Ghiandola Pineale, conosciuta dalla medicina ufficiale come la ghiandola endocrina Epifisi.

 

 

La medicina orientale da sempre afferma che le informazioni ricevute dai campi di energia sottile attraverso la ghiandola pineale sono decodificate e trasmesse lungo la colonna vertebrale come vibrazione risonante. L’informazione viaggia ad altre parti del corpo attraverso canali di energia, campi bioelettrici, fibre nervose e sistemi di circolazione.
Secondo le scuole misterosofiche la Pineale sarebbe addirittura il famigerato “Santo Graal“. Come il Graal è simbolo dell’unione dei due principi cosmici complementari  in seno all’Uno, così la Pineale è l’unione dei due emisferi celebrali, la sintesi di anima e corpo. In effetti, si dice che il Graal sia una coppa, però nessuno l’ha mai vista. E’ noto però che chiunque beva dalla Coppa acquista vita eterna, guarigione da tutte le malattie e l’illuminazione. La Ghiandola Pineale (a forma di cono, che ricorda una coppa) è appunto un “contenitore” da cui noi potremmo bere un “liquido” di questa portata fantastica. All’interno della Pineale si produce infatti la famosa melatonina, il più potente antiossidante naturale: rafforza il sistema immunitario, ha un effetto antinvecchiamento e aumenta le capacità psichiche… e magari anche quelle paranormali. La pineale produce non a caso DMT, ossia sostanze che si trovano anche in quelle allucinogene.

Si tratta dunque di un viaggio appassionante nelle culture, nel tempo e nello spazio alla ricerca dei simboli legati alla ghiandola pineale: dai Sumeri all’antico Egitto, passando per le rappresentazioni del Buddha, di Shiva e del potere papale. Per finire con un’affascinante ipotesi: siamo nell’epoca di un’iniziazione di massa causata dal risveglio della pineale a opera dell’inversione del campo magnetico terrestre.

Qual è questo potere e in che modo cercano di togliercelo..

A Napoli, si usa dire a una persona scapestrata, che “non ha la testa sulle spalle”, irresponsabile e via dicendo: “Hai le pigne in testa”.. bè, questa espressione si può intendere anche in senso letterale, anzi letteralissimo! Perché? Perché nel nostro cervello c’è proprio una pigna! Spiegazione: il nostro cervello è diviso in due emisferi e in un’intercapedine, in una scanalatura, presente tra questi si trova una ghiandola endocrina, produttrice della melatonina, che influisce ad esempio sulla modulazione del sonno e della veglia. Questa si chiama appunto ghiandola pineale, proprio perché è a forma di pigna! Nota: è anche conosciuta come epifisi -il termine scientifico più comune a tutti- o “Terzo Occhio” per gli amici esoteristi.

C’è una spiegazione per cui questa ghiandola viene chiamata terzo occhio, anche se non si trova ai lati del naso ma nascosta nella nostra scatola cranica: essa sarebbe in grado, attraverso un adeguato allenamento, di metterci in contatto con le energie che regolano il cosmo permettendoci di viaggiare in altre dimensioni, compiendo una proiezione astrale. Addirittura, con un allenamento più intenso possiamo controllare le azioni e i pensieri delle altre persone che popolano questo mondo e che hanno una ghiandola ancora dormiente, a causa del suo scarso allenamento.. sono in pratica affetti da “ghiandola pigra”! Viene a questo punto da dire una cosa: wow! Si è sempre detto che l’uomo utilizzava in realtà solo una piccola parte del suo cervello e che sarebbe in grado di fare molte più cose se solo imparasse a sfruttarlo.

Prima di procedere oltre, è giusto e doveroso sottolineare che l’epifisi, ghiandola dai grandi poteri, non è un’invenzione dei nostri giorni. Molte culture hanno da sempre “studiato” la ghiandola in questione, ghiandola che si trova simpaticamente all’unione fra le due metà del cervello e non è doppia come le altre componenti della nostra attività cerebrale. Il primo che citiamo è un nome noto: Cartesio. Forse non è molto indietro nel tempo ma mi pare un nome di tutto rispetto! Il filosofo-matematico riteneva che la ghiandola pineale fosse il punto di incontro tra res cogitans e res extensa, cioè quella parte in cui anima e corpo si congiungono.

Stabiliamo una prima connessione tra passato e presente passando per Cartesio: la ghiandola è anche detta Terzo Occhio. Questo nome è giustificato dal fatto che è una ghiandola fotosensibile. Ma il nome di terzo occhio era già stato attribuitole secoli prima dello stesso Cartesio. Come è possibile? Andiamo avanti.

Volgiamo uno sguardo al mondo infinito dell’iconografia, religiosa soprattutto: molte filosofie-religioni orientali, che hanno anch’esse una storia cominciata molto prima dell’occidentale filosofo francese, rappresentano le loro divinità con in testa un “cappelloa forma di pigna. Come mai? Forse il riferimento è proprio alla ghiandola pineale e il “cappello” sta ad indicare un livello superiore di consapevolezza e potere, come è appunto nel caso di divinità. La stessa cosa troviamo nelle culture dei sumeri, assiro-babilonesi ed egiziani. E oltre che in testa la pigna la vediamo anche in mano, con un significato un po’ diverso ma che sempre a quello ci porta. Egiziani e romani hanno anche delle divinità con una pigna sullo scettro; rispettivamente sono: Osiride e Bacco. La pigna starebbe a rappresentare la ghiandola che durante i riti in loro onore verrebbe stimolata perché il seguace possa entrare in comunicazione col dio.

Pigna presente anche sui bastoni dei pontefici cristiani, bastoni che probabilmente si ispirano al caduceo, che rappresenta la doppia elica del DNA.

Capigliature a pigna sono servite per Shiva, Akhnaton, che ha un serpente tra i capelli, e il Buddha. Le fontane, meravigliose e zampillanti, non si sono fatte sfuggire la moda sempiterna della pigna. Il fatto che la pineale, permettendoci una visione più alta, è anche chiamata terzo occhio: è quindi associabile all’Occhio di Ra delle scuole mistiche egizie.

Stando agli studi di Rick Strassman, l’epifisi produce una molecola, la dimetil-triptamina, in concomitanza con certi particolari eventi e la produzione abbondante di questa molecola favorirebbe l’accesso a stati mistici.

Alcuni parlano di un’evoluzione dell’uomo -e non tanto di fine del mondo- che porterà ad una risintonizzazione cosmica del nostro DNA. Cos’è che verrà coinvolto in primis? Proprio la pineale!

Attenzione, adesso, a questo punto: i grandi governi e le società segrete (scusate il ripetermi ma continuo a pensare ad Umberto Eco e al suo “Pendolo di Foucault” quando si parla di società segrete) per anni, decine di anni, secoli e millenni, hanno cercato di sviluppare appieno le potenzialità della piccola pigna.. che sarà sì fonte di grandi poteri, ma detta così sembra, all’apparenza, indifesa e del tutto innocente. A questo non poteva se non affiancarsi il controllo delle masse, cioè il controllo delle ghiandola che ognuno di noi ha.. ogni persona ha un pigna.. e un insieme di persone fa pensare ad una pineta!

Qual è la kryptonite della pineale che permette ai governi di controllarla? O meglio, di renderla inoffensiva e incapace di funzionare a dovere? Il fluoruro, il fluoruro di sodio, anche conosciuto più semplicemente come fluoro, come risulta anche dalle ricerche di Corrado Malanga e da quelle di Jennifer Luca, risalenti alla fine degli anni Novanta. “Quindi non conviene più lavarsi i denti?” – Certo che dovete continuare a lavare i denti! Evitate però i dentifrici che contengono questa sostanza.

Innanzitutto il fluoruro è dannoso per le ossa e quindi anche per i denti, è velenoso e può portare gravi malattie, inoltre è il peggior nemico della ghiandola pineale perché essa funge da spugna magnetica per il fluoruro! Cioè lo assorbe e lo trattiene, calcificandosi. Quando si calcifica, non è più in grado di compiere le sue funzioni, che abbiamo detto sono anche quelle di regolazione dei ritmi sonno-veglia. Il fluoruro è presente anche in altri alimenti, preparati attraverso processi meccanici; in alcune gomme da masticare; nella cola e anche nell’acqua! Alle volte le acque potabili possono contenere un quantitativo di fluoruro, quindi meglio attrezzarsi con un depuratore. Pensate che i nazisti facevano bere ai loro prigionieri nei campi di concentramento l’acqua insaporita al fluoruro per instupidirli e renderli più docili.

Perso l’uso della ghiandola, che fine faremmo? Stupidi automi schiavi di società segrete e governi ombra? Incapaci di vivere appieno una spiritualità che in potenza potrebbe essere molto più intensa di come è adesso? Già rischiare di danneggiare il ritmo sonno-veglia è un pericolo che ci mette in guardia dal fluoruro!

Roberto Morra

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Fonti: G. Gualtiero, L’occhio che tutto vede, in X Times, n. 41, marzo 2012 con bibliografia ivi contenuta, Enciclopedia delle Scienze, Milano, 2005, s.v. epifisi, piezoelettricità.

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La ghiandola pineale

La Ghiandola Pineale – Conferenza del Prof. Sergio Felipe de Oliveira

Come le Frequenze sonore influiscono sulla Ghiandola Pineale e non solo:

L’inquinamento elettromagnetico e la ghiandola pineale:

http://youtu.be/gOdLDOF_UCs

 

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13 Comments

  • la storia della pineale in modo sintetico e brillante. complimenti a questo nuovo blogger di uki. gli articoli di morra sono molto interessanti e simpatici

  • incredibile, effettivamente è una simbologia che ricorre in tutte le culture! dovrebbe arrivare in aiuto la scienza per studiare questa ghiandola

  • Grazie ad una compartimentalizzata rete sotterranea di ricerca, le scoperte scientifiche non riescono mai a fuoriuscire nella loro interezza all'esterno. Per questo non trovate ancora molte informazioni su certe proprietà “metafisiche” dell'epofisi (ghiandola pineale) e su alcuni ormoni/neurotrasmettitori nei testi della medicina ortodossa. Fino agli anni '60 i grossi finanziamenti alla “ricerca pubblica”, in merito a questa ghiandola, vennero sempre ostracizzati, con la scusa di ritenerla scarsamente importante; ma l'epofisi fu ampiamente studiata in ambito militare, soprattutto dalle varie fondazioni scientifiche ed università americane finanziate celatamente dalla CIA e dalle facoltose famiglie che ne dettano la politica. Già in epoca precedente a Cartesio, la pineale era considerata come la sede dell'anima e del pensiero. Ma alla CIA da sempre molto legata al cosiddetto mondo paranormale, non interessava se si potesse dimostrare scientificamente l'esistenza dell'anima come natura primigenia dell'uomo, bensì lo sviluppo dei poteri paranormali a cui veniva associava da sempre questa ghiandola. Quello che alcuni pionieri di queste ricerche divulgarono, rompendo il muro del silenzio, fu che i servizi segreti americani, russi e israeliani reclutarono sensitivi, medium e chiunque dimostrasse di possedere doti paranormali per poterli studiare.

    Crearono quelle che poi sarebbero diventate le psi-corps: individui addestrati con sviluppate facoltà paranormali già latenti in loro che si prestano alle deviate manipolazioni dei servizi segreti, che ne potenziano le doti psichiche, per fini politico-militari. In questo modo vennero tracciate le basi dell'anatomia della visione a distanza, la telecinesi e la psicometria: armi silenziose ed insuperabili nella supremazia dello spionaggio.

  • La ghiandola pineale fa anche un'altra cosa straordinaria: sintetizza una droga allucinogena chiamata pinealina.
    a pinealina, distribuita in tutta la corteccia cerebrale che dorme, attiva un processo inverso nei neuroni permettendo alla mente subconscia di parlare alla mente consapevole. La pinealina apre quindi la porta verso la mente subconscia e permette di fare quei "sogni lucidi" possibili solo se la ghiandola pineale ha tempo a sufficienza per trasformare la melatonina in pinealina

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