Canova + Gazzelle @Ex Dogana (Roma) – 07/2017

Lo dico sempre, la curiosità è uno degli approcci più preziosi e importanti che possiamo mettere in pratica in quanto esseri umani. È con questo spirito che ho messo piede all’Ex Dogana per la serata dedicata agli ultimi nati in casa Maciste Dischi. Sto parlando del concerto di Canova e Gazzelle, che ha visto circa 3000 persone cantare e ballare sotto una sorprendentemente scenografica Tangenziale Est dal crepuscolo fino a mezzanotte.
Ad aprire la serata ci ha pensato Cinemaboy con due pezzi del suo repertorio, poi è stata la volta del set acustico di Galeffi.

Quando i Canova hanno iniziato la loro performance il pubblico era ormai accalcato sotto il palco, pronto ad accogliere il gruppo milanese. È proprio qui che la curiosità di cui sopra ha trovato pane per i propri denti. I Canova sono un gruppo giovane e pieno di energia, energia che hanno messo sul palco fin dall’inizio, nonostante fosse evidente l’emozione, che traspariva dalla voce un po’ incerta ma via via più sicura del cantante, Matteo Mobrici. Ed il pubblico questa energia l’ha recepita tutta, cantando e ballando sulle note godibili e accattivanti che compongono l’esordio tutto indie dei Canova, “Avete ragione tutti” (Maciste Dischi, 2016).

La curiosità, però, è rimasta un po’ perplessa quando a salire sul palco è stato Gazzelle, il progetto più atteso della serata, nome dietro al quale si cela il non più misterioso artista romano, Flavio Pardini, uscito a marzo con “Superbattito” (Maciste Dischi, 2017).
Mentre su disco la sua musica suona in modo da fare subito presa, aiutata da sintetizzatori e testi di intima vita quotidiana, la performance live della scorsa sera ha lasciato un po’ a desiderare. Tralasciando i circa 5 minuti di problemi tecnici che sono stati coperti con citazioni di Coez e Gigi D’Agostino anche divertenti, alcuni brani sono stati affossati dall’atteggiamento poco carismatico di Gazzelle. I pezzi forti sono stati indubbiamente “Sayonara“, “Zucchero filato” e soprattutto “Non sei tu“, con cui ha chiuso la serata. Passata la mezzanotte, il bis non è stato possibile per motivi di sicurezza, ma, nota positiva, Flavio è sceso a bordo palco e si è messo a suonare un bis in acustico per quello che restava del pubblico, che ha formato un folto capannello attorno a lui.

 

Ilaria Pantusa

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